Azionate empatie urbane ®

Un non-luogo fatto di più luoghi che azioni precise uniscono in un “racconto” comune

“Essere ascoltati: una conquista, non un presupposto, tanto meno un diritto“. Gian Renzo Morteo

“AZIONATE EMPATIE URBANE®” anima, include e collega più luoghi nei quali accadono azioni spettacolari precise: tali azioni creano incontri nel presente, capaci di suscitarne altri nel futuro. Lo scopo è quello di plasmare un immaginario collettivo eterogeneo, fatto di tanti immaginari individuali, tutti riconducibili ad una figura, una musica o una storia di volta in volta o per più volte comuni: non una rivoluzione, che è seguita da un ritorno all’ordinario, bensì – secondo un concetto bene espresso qualche decennio fa da Hakim Bey nel suo libro T.A.Z. Zone temporaneamente autonome (T.A.Z.: The Temporary Autonomous Zone, Ontological Anarchy, Poetic Terrorism – 1991) – un’insurrezione, che si distingue per la sua stra-ordinarietà; anzi un reticolo di piccole insurrezioni, che provochi una ampia insurrezione in perenne movimento, non individuabile né amministrabile se non nella sua provvisorietà.
“AZIONATE EMPATIE URBANE®” intende applicare tale concetto insurrezionale al teatro, secondo l’idea che gli artisti si possano fare artigiani di incontri. “AZIONATE EMPATIE URBANE®” avviene nello spirito e sulla scia del TEATRO STABILE DI STRADA®, della “Cultura a Tutti i Costi”, delle “Lezioni recitate“, del laboratorio di creazione pubblica “Verranno giorni che non basterà guardare