Nuove oralità

Il termine “Nuove oralità” non descrive i contenuti proposti, ma l’azione che essi possono scatenare

“(…) FEDRO: Intendi il discorso vivente e animato di chi sa, del quale quello scritto si può a buon diritto definire un’immagine.
SOCRATE: Per l’appunto (…)
“. Platone

“Nuove oralità” nasce nel novembre 2013 ed è uno dei risultati di AZIONATE EMPATIE URBANE®: è una collana di libri invisibile tesa a generare disordini utili.
L’invito rivolto ai lettori è quello di provare a leggere i libri della collana, oltre che per sé in silenzio, per tutti ad alta voce, in qualunque luogo pubblico si vengano a trovare: in piedi nelle piazze, seduti sulle panchine, ai tavolini dei bar, in treno…
La collana contiene sia e-book sia volumi di carta; la versione cartacea di questi testi, più di ogni altra contribuisce a rendere capillare la possibilità di una nuova oralità: in questo senso tutti i titoli qui presenti in formato e-book sono pure proposte agli editori e scompariranno dalla rete appena se ne prevederà l’edizione in volume.
Ad implementare l’azione cercata, periodicamente gli autori leggono in luoghi pubblici (su strada e non solo) i propri testi, invitando i lettori ad unirsi nella lettura: ne nascono esperimenti di pubblica lettura condivisa.


I volumi di carta


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Il volume: http://goo.gl/GqMXHL
Di come lo Stato impose la chiusura delle scuole; e, per fare eseguire l’ordinanza, ufficiali dell’esercito furono nominati presidi; e in una scuola, nel giorno del commiato, accadde un imprevisto: di come, quando e perché quattro studenti, avendo sbranato un preside, cambiarono vita e nome. Ovvero: per la creazione di un nuovo mito.
Quattro studenti provano di nascosto, davanti ad un gruppo di amici fidati, le dichiarazioni che renderanno il giorno in cui verranno arrestati. Dalle loro parole si scopre perché stanno scappando, perché hanno mutato i loro nomi in Antigone, Ecuba, Edipo e Dioniso e quale segreto celano le loro maschere. La riunione clandestina inizia con l’ascolto di una registrazione che i quattro hanno portato con sé. È l’ultima lezione del loro insegnante di Greco e di Latino, in cui il professor Federico si scaglia contro la Monarchia Imprenditoriale, il mercato schiavistico del lavoro, la deformante statalizzazione della cultura e la futura formazione scolastica sul web, senza maestri; auspica un’era dionisiaca e inneggia alla clandestinità di vita e di studio. Il preside irrompe in classe pistola in pugno e lo dichiara in arresto.
Un testo da leggersi per sé o da dirsi ovunque (in treno, al tavolo di un bar, sulle panchine…), scritto in una lingua tesa a creare nuove oralità e alla ricerca di contaminazioni musicali; una riflessione sul diritto allo studio, la violenza e la libertà, alla luce di un inedito mito contemporaneo.
Il volume è anche strumento de “La tragedia della libertà – Un progetto per le nostre scuole”

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Il volume: http://goo.gl/LYzHdb
Una serie di racconti che, narrando la storia italiana dal 1945 ad oggi, intendono farsi strumento di ricordo, apprendimento, sogno, coraggio, pensiero ed azione: racconti che costituiscono sia un’unica storia concatenata sia più storie autonome.
La vita di un nucleo familiare che attraversa la storia degli ultimi 70 anni. Un intreccio di vicende di pura invenzione, dunque; una sorta di cartina di tornasole dalla quale possa emergere la storia della Repubblica italiana. Nessuno di questi protagonisti diventerà un personaggio pubblico o assumerà cariche di rilievo in ambito sociale e istituzionale; i protagonisti della storia pubblica, di cui nulla è invece romanzato, vivranno nel racconto proprio grazie alla conoscenza, ai dialoghi, ai ricordi e alle reazioni dei nostri.
Certamente un libro da leggere per sé, silenziosamente e in privato; ma pure un libro che, proponendo una scrittura adatta all’interpretazione orale, può essere letto pubblicamente. In questo senso i sette testi che lo compongono possono diventare mezzo per esercitare un’oralità ancora più ampia: un racconto fatto proprio tramite memoria, improvvisazione, reinvenzioni, contaminazioni, allargamenti o sintesi di quanto è scritto. Un racconto da fare ad altri: proprio in questa direzione, a chi lo vorrà, sarà proposto un laboratorio storico-teatrale per attori di creazione pubblica, a puntate, ciascuna legata, sotto forma di stage, a uno dei sette capitoli del volume.

 


e-book

 

http://www.amazon.it/dp/B00EO74KV0

e-book: http://www.amazon.it/dp/B00EO74KV0
Un operaio il pomeriggio di un venerdì d’estate non uscì dalla fabbrica e si rintanò nel cesso. Lì trascorse il fine settimana, scrivendo per due giorni e tre notti su un computer palmare e facendo precise richieste: se queste non fossero state accettate entro le ore 6 del lunedì successivo, l’operaio si sarebbe fatto esplodere con il cesso, i muri e le macchine della fabbrica.
Questo è un fatto realmente accaduto, ma nessuno lo sa e nessuno lo saprà mai. Perché nessuno è autorizzato a crederci.
“IN-EC-CESSO Una bomba per cintura”, insieme ad altri racconti, si trova anche all’interno del volume “Storie di uomini e di bestie”.

http://www.amazon.it/dp/B00GF5SNUSe-book: http://www.amazon.it/dp/B00GF5SNUSChi è l’uomo che un giornalista sta intervistando in carcere? Come mai il suo corpo è uscito intatto dall’incendio scoppiato nella fabbrica in cui lavorava? Che cosa gli è accaduto dopo? Perché al momento dell’arresto si trovava nella Basilica di San Pietro? Perché è stato arrestato?
“CRISTO E’ MORTO IN FABBRICA: SOLO UN ALTRO INCIDENTE”, insieme ad altri racconti, si trova anche all’interno del volume “Storie di uomini e di bestie”.

http://www.amazon.it/dp/B00GF59NQ6e-book: http://www.amazon.it/dp/B00GF59NQ6
Un racconto che rintraccia il valore della parola quale atto di creazione. A prendere corpo è una cosmogonia che nasce dalle parole, appunto, che si inanellano in forma di favola, segnando il destino dell’umanità. Come ogni cosmogonia è visionaria e imprevedibile, di disarmante semplicità quanto stupefacente.
“BESTIAME ETIMOLOGICO”, insieme ad altri racconti, si trova anche all’interno del volume “Storie di uomini e di bestie”.