Dal Monferrato al mondo passando per l’Etiopia

Biografie di una diversità

“È fin troppo banale dire che l’umanità non ha più una dimensione umana, lo è appena un po’ meno dire che abbiamo provocato il crollo e la sparizione di numerose civiltà che, ciascuna a suo modo, possedevano un equilibrio che noi abbiamo disprezzato, perché eravamo convinti della superiorità globale della nostra civiltà.” André Leroi-Gourhan

ideazione di Valentina Cabiale e Marco Gobetti

Il Monferrato e l’Etiopia sono, all’apparenza, assai diversi fra loro: che cosa li lega?
Innanzitutto il fatto che più di un secolo e mezzo fa un frate cappuccino di nome Guglielmo Massaia, nativo di Piovà, un paese monferrino che ora lo ricorda anche nel nome (Piovà Massaia), partì alla volta di quel territorio africano, dove avrebbe poi vissuto un’esperienza incredibile come missionario per 35 anni (1846-1879).
In secondo luogo la storia dell’antichissima presenza umana e animale, documentata da resti archeologici e paleontologici, di entrambi i territori.
Due temi questi, la missione di un cardinale e l’evoluzione dei primi esseri viventi sulla terra, che paiono a loro volta assai distanti: anche qui, dove sta il legame? E quanto può essere foriero di una produzione culturale che raggiunga un pubblico quanto più eterogeneo possibile? E che, attraverso storie così lontane, spinga a riflettere analogicamente sulla contemporaneità?…

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