Prove pubbliche
alla ricerca di disordini intelligenti
“L’attore è uno che si compromette“. Giovanni Moretti
Le prove teatrali rese pubbliche, in qualunque fase della vita dello spettacolo: in progettazione, in preparazione o in repertorio. Dalla prima lettura del copione alla prova che precede la ripresa, il debutto o una replica di uno spettacolo.
Che cos’è una prova pubblica?
E’ fare vedere al pubblico un momento delle prove di uno spettacolo.
Perché lo si fa pubblicamente?
Per mostrare al pubblico un aspetto artigianale poco noto e per avere dal pubblico stimoli utili ad affinare la propria artigianalità.
Che cosa si può proporre?
Qualsiasi spettacolo che si sia disposti a provare pubblicamente, con uno spirito essenziale e avventuroso, in tempistiche e condizioni spaziali anche inidonee a ciò che la messa in scena finale prevede.
A che cosa bisogna essere disposti?
Ad agire provvisoriamente (anche con limitazioni tecniche e di organico), in uno spazio di dimensioni ridotte, consapevoli del fatto che tale spazio dovrà contenere sia gli attori sia il pubblico: cioè la prova pubblica stessa.
Sono alcune delle frasi scritte per presentare le “Prove pubbliche” che presero l’avvio nello Spazio Opi (lo spazio che la Compagnia Marco Gobetti fondò nel 2011 insieme con la Compagnia GenoveseBeltramo, per poi operarvi costantemente sino alla fine del 2013).
Con quel progetto di prove pubbliche “organizzate”, Marco Gobetti intese condividere con altri la possibilità di una sua sperimentazione che si ispirava ai concetti di incontro, empatia, provvisorietà, avventura e disordine intelligente; concetti a cui faceva riferimento in primis, sin dal 2006, il TEATRO STABILE DI STRADA® .
Proprio le prove pubbliche erano state il cardine di quelle andate-ritorno dalla strada ai teatri che costantemente hanno caratterizzato il lavoro della Compagnia: condizionando l’allestimento di alcuni spettacoli che debuttarono in teatro (fra tutti il “Cristo muore in fabbrica: è solo un altro incidente“) e pure, con il progetto La vera storia di Hilario Halubras (venti prove pubbliche, nell’estate 2010, di fronte a Palazzo Nuovo a Torino) permettendo di realizzare integralmente un altro spettacolo, “1863-1992 DI GIOVANNI IN OLTRE – Storia d’Italia e di persone da Giovanni Corrao a Giovanni Falcone“.
Proprio le prove pubbliche, con i principi che le caratterizzano, hanno poi contribuito alla nascita del progetto AZIONATE EMPATIE URBANE® (il non-luogo fatto di più luoghi vivificati da azioni precise e uniti da un “racconto” comune), diventandone motore e una delle manifestazioni.
Video integrale di una prova pubblica:
http://vimeo.com/37953047
ESEMPI DI PROVE PUBBLICHE:
Prove pubbliche in corso
(fra parentesi l’anno e il luogo della prima prova pubblica)
Qualcuno è uscito dalla tabaccheria (2014 – Cappella di San Sebastiano – Bergolo – Cn)
La legge (2014 – Garage Vian – Torino)
Bestiame etimologico (2011 – Spazio Opi – Torino)
La tragedia della libertà (2015 – su strada – Novi Ligure)
Prove pubbliche di spettacoli in repertorio
1863-1992 | Di Giovanni in oltre (2010 – su strada – Torino)
IN-EC-CESSO Una bomba per cintura (2013 – Spazio Opi – Torino)
L’anciové sota sal (2012 – Spazio Opi – Torino)
Prove pubbliche singole
La tirannide di Vittorio Alfieri (2012 – su strada – Torino)
Volviò una noche di Beppe Turletti (2011 – Spazio Opi – Torino)
Tre croci di Federigo Tozzi (2011 – Spazio Opi – Torino)
I luoghi del delitto di Luigi Pintor (2011 – Spazio Opi – Torino)